Azioni salvavita: 4 cose da fare in attesa dei soccorsi

BLSD PRIMA DEI SOCCORSI

Ogni anno solo nel nostro Paese muoiono tra le 60.000-70.000 persone a causa di un arresto cardiaco. In caso di emergenza, si è soliti pensare che il primo intervento sia quello effettuato dal 118 che può mettere in contatto l’utente con i servizi di emergenza. In realtà si può agire preventivamente mentre si aspettano i soccorsi poiché, ai sensi della legge 116 del 4\8\21, in tutte le amministrazioni pubbliche che abbiano almeno quindici dipendenti e che abbiano rapporti con il pubblico, deve essere installato il defibrillatore automatico\semiautomatico esterno. Per questo motivo, vengono eseguite azioni salvavita: corsi di BLSD e primo soccorso (Basic Life Support and Defibrillation) per l’impiego del defibrillatore automatico. 

IL MASSAGGIO CARDIACO

Quando sul posto di lavoro si nota un lavoratore con l’assenza di uno dei parametri vitali, dopo essersi autoprotetti, bisogna seguire alcune semplici fasi:

    • accertarsi dello stato di coscienza dell’infortunato chiamandolo e scuotendolo;
    • effettuare la manovra GAS (Guardo-Ascolto-Sento) per controllarne il respiro e MO.TO.RE (MOvimento-TOsse-REspiro) per verificare la presenza di spasmi o accenni di respiro;
    • Chiamare il 118;
    • Effettuare il massaggio cardiaco.

Il massaggio cardiaco prevede una sequenza di 30 compressioni toraciche alternate a 2 ventilazioni, ossia la respirazione “bocca a bocca”. Ciò serve a comprimere il cuore contro la colonna vertebrale in modo da spingere in circolo il sangue verso il cervello per tentare di limitare i danni.

L’USO DEL DAE

Se si possiede un DAE, però, si procede con il suo utilizzo posizionando le placche adesive sul petto della persona in modo che l’apparecchio ne possa registrare il ritmo cardiaco. In caso di necessità si prepara per liberare la scarica. 

L’ARRIVO DEI SERVIZI DI EMERGENZA

In assenza di uno dei parametri vitali, mentre si attende l’arrivo dei servizi di emergenza, si continua ad effettuare il massaggio cardiaco. Alla chiamata avrà risposto un infermiere che, dopo una serie di quesiti, avrà deciso quale equipaggio di soccorso inviare e con quale mezzo (automedica, ambulanza o elicottero). Successivamente giungeranno i soccorsi che interverranno sul posto e trasporteranno il paziente in ospedale. Nella gran parte dei casi, la corretta esecuzione delle manovre ha aumentato le probabilità di sopravvivenza del paziente.

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Wedoot ha a cuore la sicurezza dei propri clienti, per tanto offre la possibilità di effettuare corsi di primo soccorso BLSD aziendale a partire da 69 euro, con lo scopo di formare operatori sanitari in grado di gestire il soccorso di persone in arresto cardiaco e di supportarne le funzioni vitali con o senza l’uso del defibrillatore semiautomatico, considerato più sicuro di quello automatico, in vendita a partire da 390 euro.

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